
I lavori domestici come pulire casa, cucinare, pulire e stendere i panni sono visti un po’ da tutti come un’incombenza. Un piccolo fastidio giornaliero che ci permette di vivere.
Secondo un recente studio però, fare i lavori domestici permette di vivere anche meglio. Infatti i lavori domestici, oltre che essere una buona abitudine di vita, rappresentano anche una sana forma di attività fisica.
Sono in grado di mantenere acuta la memoria e le altre abilità mentali, oltre che garantire una maggiore destrezza fisica riducendo negli anziani il rischio di cadute. Insomma, fare i lavori domestici nella terza età migliora la salute di mente e corpo. A rivelare gli effetti benefici, soprattutto per i più anziani, è una ricerca pubblicata sul BMJ Open, che ha coinvolto 489 adulti tra i 21 ed i 90 anni di età.
Lo studio che dimostrerebbe che i lavori domestici migliorano la salute di mente e corpo nella terza età è stato condotto da Shiou-Liang Wee del Singapore Institute of Technology. Gli scienziati, dopo aver suddiviso le persone coinvolte in due gruppi di giovani (sotto i 65 anni) e di anziani (tutti coloro tra i 65 e i 90 anni), hanno misurato i livelli di attività fisica del campione (intesa come pratica sportiva e movimento fisico fatto, ad esempio, per recarsi al lavoro).
Inoltre hanno misurato i livelli di lavori domestici svolti, sia quelli leggeri come spolverare o stirare, sia quelli più pesanti come lavare i pavimenti o cambiare le lenzuola ai letti. Le funzioni cognitive e la destrezza fisica del campione sono state misurate con dei test ad hoc.
Ebbene, è emerso che nella fascia degli over-65 svolgere i lavori domestici si associa a una memoria più acuta e a maggiore abilità fisica e quindi minor rischio di cadere, anche negli individui che non svolgono altre forme di attività fisica.
Questa ricerca dimostrerebbe quindi che migliorare la salute di mente e corpo in terza età è possibile, anche senza svolgere attività fisica: basta svolgere con regolarità le faccende domestiche.
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